Manca poco, anzi pochissimo, al debutto ufficiale della nuova procedura telematica, introdotta per i lavoratori del settore privato, al fine di rassegnare in via preventiva le dimissioni e comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la risoluzione consensuale del proprio rapporto di lavoro. Sabato 12 Marzo 2016 entrerà in fatti in vigore il Decreto attuativo del Ministero del lavoro 15/12/2015 in base a quanto originariamente disposto dall’Articolo 26 D.lgs. n.151 del 14/09/2015. La manovra, nata per combattere il fenomeno delle “dimissioni in bianco” richiede quindi che i lavoratori, preventivamente, inviino telematicamente un modulo, indicando al suo interno il rapporto di lavoro dal quale recedono.
Il Ministero del lavoro è intervenuto con la Circolare N. 12 del 4 Marzo 2016 fornendo le indicazioni necessarie, che analizziamo nel dettaglio.
In via preliminare viene ribadito che al lavoratore resta intatta la facoltà di revocare le missioni entro i 7 giorni successivi attraverso i medesimi canali.
Rispetto al campo d’applicazione sono interessati tutti i rapporti di lavoro del settore privati ad eccezione:
- Rapporti di lavoro domestico
- Dimissioni comunicati nelle sedi protette
- Durante il periodo di prova
- Dimissioni o risoluzioni consensuali rese durante il periodo di gravidanza o nei primi tre anni di anni vita del bambino, che restano soggette ad obbligo di convalida presso le DPL competenti
- Rapporti di lavoro nel settore Marittimo
- Dipendenti di pubbliche amministrazioni
Ai fini dell’invio del modulo, il privato, potrà appoggiarsi ( se non intenda procedere autonomamente) al seguente elenco di soggetti abilitati:
- Patronati
- Organizzazioni Sindacali
- Enti Bilaterali
- Commissioni di certificazione
Il singolo lavoratore che intenda procedere autonomamente, potrà impiegare i propri dati di accesso ai fini INPS. Di seguito si riporta il modello scaricabile dal sito ClicLavoro dal giorno 12/03/2016.
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