Incentivi nei rapporti di lavoro: cosa cambia nel 2019

Il 2019 è alle porte, ed il Disegno di Legge di Stabilità d’imminente approvazione, ha svelato quello che sarà il quadro dei benefici che dall’anno venturo dovranno supportare la crescita occupazionale del nostro paese. Prima di passare in rassegna i singoli strumenti è opportuno far un piccolo passo indietro per commentare quali incentivi occupazionali vengono destituiti.

La prima misura che uscirà di scena è il bonus all’occupazione stabile licenziato dal governo precedente. Introdotto dal 2018 con carattere strutturale non necessitava di rifinanziamenti anno per anno, prevedeva un massimo beneficio di € 3.000,00 per la durata di 36 mesi in relazione ad ogni assunzione/ trasformazione a tempo indeterminato. ( approfondimento alla seguente scheda ).

Stessa sorte per l’incentivo ANPAL denominato “occupazione NEET”, dedicato all’assunzione di giovani che non sono attivamente alla ricerca di lavoro e non sono impegnati nel conseguimento in titoli di studio, una misura pari € 8060,00 della durata massima di 12 mesi. ( approfondimento alla seguente scheda ).

Le misure che vengono introdotte ex novo sono essenzialmente due, Il nuovo bonus occupazionale denominato Giovani Eccellenze, dedicato alle assunzioni di Laureati Magistrali con votazione 110 e lode under 30 e Dottorati di ricerca under 34. I titoli di studio devono essere stati conseguiti entro il termine della durata naturale del corso, presso università pubbliche o private (riconosciute) ad esclusione delle Telematiche. Il beneficio dura 12 mesi ed ha un valore complessivo di € 8.000,00.  (approfondimento alla seguente scheda ).

L’altra misura, riveniente direttamente dal Decreto Dignità, è un nuovo incentivo all’occupazione che premia le assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato di lavoratori come meno di 35 anni. La misura vale 3.000,00 annui per la durata massima di 36 mesi dalla data di assunzione o trasformazione. L’incentivo in commento è attivo per il biennio 2019 – 2020 e necessita di uno specifico rifinanziamento anno per anno non essendo di natura strutturale. (approfondimento alla seguente scheda ).

Tra le conferme delle misure sperimentali c’è l’estensione al 2019 del Sistema Duale (meglio noto come Alternanza Lavoro) e la copertura per i benefici previsti per il Contratto di Apprendistato e per il Bonus Occupazione Sud.

Misure a Confronto

MisureConfronto

Ma cosa è cambiato davvero?

Poco. Tra gli aspetti positivi, il Bonus introdotto dal Decreto Dignità ha il pregio di applicarsi a tutti i soggetti, a prescindere dallo stato di occupazione, che abbiano meno di 35 anni. Un passo avanti rispetto alla versione 2018 applicabile solo a persone che in tutta la vita lavorativa non abbiano mai sottoscritto rapporti di lavoro a tempo indeterminato.  Passo indietro invece verso la parte di disoccupati più ampia del mercato di lavoro, i NEET, ovvero i giovani che hanno difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro. L’incentivo NEET non è stato rifinanziato, con l’idea probabile di far confluire queste figure all’interno del beneficio di cui il Decreto Dignità. Lascia poco spazio alle valutazioni il bonus Giovani Eccellenze, il quale solleva alcuni elementi in incostituzionalità legato al mancato rispetto del principio di Uguaglianza. Posto questo aspetto si presume che la misura raggiunga una platea limitata di persone.

Per maggiori informazioni sul funzionamento degli incentivi nei rapporti di lavoro potete consultare la nostra rubrica Assunzioni Incentivate.

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